Sono un vero e proprio power trio emocore, con riferimenti postgaze.

Com’è nata la vostra ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
C’era l’esigenza di base di esprimere in forma canzone, un sacco di concetti che avevamo immortalato negli ultimi anni.
L’ispirazione sono le cose che ci capitano, le storie che ci attraversano direttamente e indirettamente.

Quali sono le vostre principali influenze?
Le nostre influenze variano dagli americani Get Up Kids, Mineral e gruppi più attuali come Modern Baseball, per passare poi alla scena alternative italiana, in primis Fbyc, Gazebo Penguins, Distanti e i primi Verdena.

Come nascono i vostri brani?
Quasi sempre parte tutto da un riff di chitarra portato da Dave (chitarra e voce). Da lì, cerchiamo di costruirci una strumentale che ci dia le vibes giuste a tutti e tre. Il testo arriva per ultimo, non perchè sia meno importante ma per cercare di trovare gli incastri giusti tra concetti verbali e mood strumentale.

Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un profilo Instagram con tanti follower e un buon disco?
Per noi assolutamente un buon disco con canzoni sincere in cui crediamo al 100%, i social oggi sono essenziali per cercare di diffondere il propri concetti, ma senza una base soli sotto, le canzoni, serve a poco.

Un aspetto positivo e uno negativo del fare musica?
La musica è una valvola di sfogo, è terapeutica. L’unica cosa negativa è quando non vuoi o non puoi più fare musica.

Come pensate incida far parte del mondo musicale sulle relazioni personali?
Incide positivamente, aumenta il senso di collettività e connettività.

Cosa pensate dei messaggi politici all’interno delle canzoni? Credete che un artista debba schierarsi politicamente?
Ogni artista è libero di parlare di quello che vuole nella proprie canzoni, noi non parliamo di politica nei nostri testi, ma se un artista lo fa, ben venga. Ma i testi devono essere costruttivi, di grande consapevolezza della materia e profondi.

Un artista (vivo o morto) con cui fareste un featuring?
Alberto Ferrari dei Verdena.

Quando vi siete ubriacati l’ultima volta?
Qualche settimana fa.

Roulette russa / Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles
Venditti o De Gregori? Battisti
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Amaro Montenegro
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Arrivederci
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese? non mi sbilancio

Stiamo vivendo giorni molto complicati a causa dell’emergenza Coronavirus. Come vi sentite nell’affrontare questo momento e quanto sta incidendo sui progetti futuri?
Il momento è abbastanza pesante in generale per musica, noi al momento ci vediamo in sala prove, progettiamo nuovi pezzi.Siamo in attesa che si riprenda con i concerti, che è la cosa più importante e vitale per noi, confidiamo in una ripresa a breve.

A proposito: progetti per il futuro?
Tornare a suonare live e portare l’ep, in uscita a settembre, in giro il più possibile.

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