“La spiegazione” è il nuovo singolo di Sala. Il brano, che vanta la produzione artistica di Federico Nardelli (Ligabue, Gazzelle, Fulminacci, Galeffi) parla di come sia difficile, se non impossibile, giustificare razionalmente quei sentimenti che spesso stravolgono e capovolgono le nostre certezze

Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
Grazie all’incontro con il produttore Federico Nardelli, che ho conosciuto tramite Jack Garufi che aveva creato una piattaforma per mettere in contatto musicisti. Insieme abbiamo scelto i primi brani su cui lavorare (tra i molti che ho scritto in questi anni) e ci siamo chiusi in studio. E’ stato fantastico perché Federico è davvero un talento (basta guardare gli artisti con cui lavora, gente del calibro di Gazzelle, Ligabue, Galeffi, etc) ed è riuscito a tirare fuori proprio il sound che cercavo per questi pezzi.

Quali sono le tue principali influenze?
Sicuramente il cantautorato italiano, in particolare la scuola romana anni ’90 (Fabi, Silvestri, Gazzè, etc). Il mio suono è prevalentemente acustico anche se amo mettere un po’ di elettronica nei miei brani. Mi piace che, alla fine, i miei pezzi risultino “caldi” a livello sonoro.

Come nascono i tuoi brani?
Solitamente di notte, come accade a molti musicisti. Spesso prima di addormentarmi mi vengono dei flash, delle idee, su cui poi provo a scrivere nei giorni successivi. Il problema è che al mattino spesso non mi ricordo questi spunti :-). A volte mi capita di scrivere un pezzo di getto, altre volte ci posso mettere giorni. Non c’è una regola.

Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un profilo Instagram con tanti follower e un buon disco?
La Musica (volutamente maiuscola) è la cosa che conta di più, il resto è marketing (importantissimo, per carità). Ovviamente è fondamentale saper usare i social per arrivare a più ascoltatori possibile, ma quello che alla fine è davvero fondamentale è avere un bel brano, che arrivi più vicino possibile al cuore e all’anima delle persone.

Un aspetto positivo e uno negativo del fare musica?
Non credo che possa esistere un aspetto negativo nel fare musica. La musica è una compagna, un’amica, un’amante che non ti tradisce mai. Per alcuni può essere frustrante non riuscire ad avere la visibilità e il pubblico che ci si aspetta ma è una cosa che a me non preoccupa più di tanto.

Come pensi incida far parte del mondo musicale sulle relazioni personali?
Sicuramente essere un musicista genera curiosità nelle persone, anche se lo “status” di professionista viene riconosciuto soltanto a fronte di un successo conclamato. Altrimenti sembra sempre un hobby. Personalmente non mi sono mai posto il problema, ad essere sincero, avendo sempre scritto per me per soddisfare la mia “urgenza” compositiva senza pubblicizzarlo più di tanto.

Cosa pensi dei messaggi politici all’interno delle canzoni? Credi che un artista debba schierarsi politicamente?
Credo che chiunque abbia il dovere di informarsi il più possibile su tutti gli aspetti sociali e politici della nostra società (sopratutto con i molteplici strumenti di informazione che abbiamo a disposizione grazie alla tecnologia). In linea di massima non mi interesso molto delle idee politiche degli artisti (conta la Musica, per me). Non mi piace solo quando ho l’impressione che certe prese di posizione politiche siano frutto di un calcolo “utilitaristico”, piuttosto che di una vera convinzione.

Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Nei sogni, Peter Gabriel.

Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
La prima volta che sono uscito di nuovo con gli amici dopo che è nata la mia bimba. La prossima sarà quando finirà la quarantena 🙂

Roulette Russa / Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles
Venditti o De Gregori? Venditti
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Birra
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Arrivederci
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese Questo è uno di quei quesiti a cui la scienza ancora non ha dato la risposta che tutto mondo aspetta. Farò il complottista; e se fossero la stessa persona?

Stiamo vivendo giorni molto complicati a causa dell’emergenza Coronavirus. Come ti senti nel dover affrontare questo momento e quanto sta incidendo l’emergenza sulla tua attività e sui tuoi progetti futuri?
La cosa che più mi preoccupa è l’incertezza del futuro. Ogni tanto mi vengono dubbi su come sarà riprendere la vita normale, con le paure, le ansie e le difficoltà che questo evento ha causato alle nostre vite. Per fortuna l’essere umano ha una grande capacità di adattamento e, senza dubbio, supereremo anche questo. Per quanto riguarda la mia musica, ho dovuto cambiare un po’ i piani. Infatti in questi giorni sarebbe dovuto uscire un mio nuovo singolo ma ho deciso di aspettare. Sarà un brano leggermente diverso dai precedenti, un po’ più Lo-Fi.

A proposito: progetti per il futuro?
Oltre al nuovo singolo, che sarà accompagnato da un video, ho altra musica pronta da pubblicare. Poi vorrei iniziare a lavorare su dei nuovi brani che ho scritto. Insomma ho un bel po’ di cose in pentola.

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