MIELE – La musica è una lingua

Com’è nata la vostra ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
Ciao! Haven è nato in modo estremamente naturale, non ci siamo posti obiettivi di alcun tipo durante la scrittura, ci siamo solo trovati in sala prove 1/2 volte alla settimana per un anno e abbiamo cercato di riassumere quello che è per noi la quotidianità nella nostra piccola città, Cremona. Non c’è stata proprio un’ispirazione particolare, possiamo però dire che siamo tutti e 3 profondamente innamorati della musica emo e dell’alternative rock americano.

Quali sono le vostre principali influenze?
Beh, per questo disco direi che le band che ci hanno principalmente influenzati sono state Turnover, Pinegrove, Pavement, potrete trovarci anche un po’ di Radiohead, insomma, avete capito.

Come nascono i vostri brani?
Le nostre canzoni nascono dall’esigenza di dare sfogo ad uno stato d’animo. Lirica e musica viaggiano sullo stesso piano e l’una vive a supporto dell’altra. Per noi è molto importante il messaggio che c’è dietro ad ogni canzone.

Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un buon disco?
Facebook o Instagram? Ahahah. Beh direi che per avere tanti like su Facebook è fondamentale avere un buon disco, no?

Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
Aspetto positivo?

Come pensate incida sulle relazioni personali far parte del mondo musicale?
Si conoscono sicuramente un sacco di persone del tuo mondo, che 9 volte su 10 anche se non parlano la tua lingua ti capiscono benissimo. Certe… cose, sensazioni, problematiche direi che sono comuni a quasi tutti gli artisti, ed è molto bello potersi confrontare su questi argomenti. Ti dà la sensazione di essere capito e di non essere solo.

Credi che un artista debba schierarsi politicamente? Approvi/approvate la politica nella musica?
Hm. La musica direi che oltre ad essere una valvola di sfogo è anche una lingua, un modo per esprimersi, un veicolo molto efficace per far viaggiare i propri pensieri da una persona ad un’altra. Se un artista avesse la necessità di parlare di una certa problematica nel proprio paese e nel mondo, perché non farlo?

Come pensate incida l’esser attori nel mondo musicale nel campo delle relazioni personali?
Ci sono molti modi in cui suonare può incidere sulle relazioni personali. Una cosa molto importante è che suonare e far parte di un qualcosa può farti sentire più sicuro di te stesso. Inoltre suonare ti da occasione di conoscere tante persone e fare amicizia. Infine, far parte di una band e tenere in piedi un progetto ti fa crescere molto come persona e ti aiuta ad imparare a lavorare in gruppo.

Un artista (vivo o morto) con cui fareste un featuring?
In questo momento stiamo tutti impazzendo per gli Hovvdy, quindi assolutamente con loro.

Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Purtroppo date le circostanze, non riesco a ricordarlo 🙁 spero succederà presto però.

Roulette russa: domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles
Venditti o De Gregori? De Gregori?
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Birra
Chitarra o pianoforte?Per ora chitarra
Arrivederci o addio?Arrivederci, ovvio!
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese?“Maledetti scozzesi, hanno rovinato la Scozia”

Stiamo vivendo giorni molto complicati a causa dell’emergenza Coronavirus. Come vi sentite nell’affrontare questo momento e quanto sta incidendo sui vostri progetti futuri?
Beh, molti nostri concerti sono saltati, ovviamente. Ciononostante rimaniamo positivi che riusciremo a trovarne altre, soprattutto fuori dall’Italia. Al momento non possiamo fare nient’altro che pubblicare la nostra musica e cercare di farci forza a vicenda!

A proposito: progetti per il futuro?
Suonare, suonare, suonare!