Ma ancora il Festival? Beh, c’è da finire il nostro Pagellone e poi, lo sappiamo, dovete pur ingannare il tempo fino a Sanremo 2021…

Dunque, dove eravamo arrivati?

7) Rita Pavone – Resilienza 74

Lontana dai palchi ultimamente ha consolidato la sua reputazione polemizzando con i Pearl Jam e Greta Thumberg. I quali, bisogna dire, le hanno mostrato lo stesso interesse che mi dimostra Steven Spielberg quando polemizzo con lui. Anche il titolo del brano, suggeritole probabilmente da Gianluca Vacchi, non aiutava ad avere chissà quali aspettative, e invece… Hai capito che grinta Rita? E tu hai capito, Steven? O vuoi fare ancora finta di niente come al solito?

Voto: 6,5

? Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso

Così come la Angi con il brano dedicato alla mamma, anche il buon Paolo, validissimo musicista, ignora la regola non scritta che vieta le canzoni dedicate ai figli dopo “Avrai” di Claudio Baglioni. Però è anche vero che Avrai non è neanche stata presentata al Festival. Ok, un punto in più. Con Francesco Mandelli, nella serata cover, interpreta benissimo “Se me lo dicevi prima” omaggiando la prima esibizione al Festival del padre Enzo. Ok, ok fa media.

Voto: 6,5

9) Marco Masini – Il confronto

Valido autore, ha dovuto combattere contro pregiudizi e maldicenze e fortunatamente ha vinto lui. Lontanissimi i tempi in cui erano i suoi testi a suscitare polemiche, gli onori del caso spettando ora a Junior Cally.
Il nostro lo accetta di buon grado mostrandosi molto più zen di quanto non fosse allora. La partenza del brano è molto pacata ma è questione di poco, il pensiero va poi a Junior Cally e a chi gli sta curando il look. Perde la pazienza ma trova la consueta intensità.
Una garanzia.

Voto: 7

10) Alberto Urso – Il sole ad est

In gara dev’esserci almeno un tenore ogni anno, dopotutto non puó mancare l̶a̶ ̶l̶a̶g̶n̶a̶ ̶r̶e̶t̶o̶r̶i̶c̶a̶ ̶e ̶s̶t̶u̶c̶c̶h̶e̶v̶o̶l̶e̶ il raffinato mix di lirica e pop. Amadeus prova quindi a contattare Bocelli, il Volo e Luca Canonici (quello del trio con Pupo ed Emanuele Filiberto). Dopo questi e altri eccellenti rifiuti, in ultimo Albano che ha ritenuto fosse più degno fare l’ospite con Romina e lanciarsi dalle scale piuttosto che cantare quel pezzo lo soccorre Maria De Filippi. Quando Amadeus capisce che Alberto Urso, più che un aiuto è stato il tentativo di Maria De Filippi di boicottare il Festival ormai è troppo tardi. Scaricandosi le responsabilità del caso, dopo febbrili discussioni, i legali dei due pare si stiano accordando per incolpare Morgan.

Voto: 2

11) Anastasio – Rosso di Rabbia

Con pochissima autostima e mettendosi nei panni del pubblico canta “Panico, panico, qualcuno mi fermi per pietà”. Invece nessuno interviene e gli lasciano finire il brano, tutte le sere per giunta. Rock e rabbia stanno al pubblico dell’Ariston come il congiuntivo a Di Maio ma, ciononostante, è stato credibile e preparato. Anastasio dico.

Voto: 7,5

12) Levante – Tikibombom

Un brano impegnato e radiofonico allo stesso tempo cantato con trasporto e grande presenza scenica. Brava!
Solo non è stata solo chiarissima la scelta di “Si può dare di più” nella serata cover e sopratutto il volerla cantare come avrebbe fatto Laura Palmer in una puntata di Twin Peaks. Peccato.

Voto. 6,5

13) Raphael Gualazzi – Carioca

Un brano allegro, un ritornello accattivante e sonorità latine. Gualazzi c’è rimasto un pò male quando ha scoperto che pure Malgioglio ha usato, per il brano di Albano e Romina, gli stessi ingredienti. Il pubblico forse ha preferito la storica coppia, noi invece e senza dubbio il raffinato e sornione Raphael. In più ha portato al Festival Simona Molinari. Fallo anche l’anno prossimo Raphael!

Voto: 8

14) Rancore – Eden

Dopo l’esordio dell’anno scorso con Daniele Silvestri torna da protagonista. Nell’anno della consacrazione del rap al Festival, vince anche il premio della critica. Benigni ha impiegato 45 minuti per leggere il “Cantico dei cantici”, Rancore per cantare un testo altrettanto lungo uguale ne impiega appena 4 (compresi gli intentermezzi musicali e senza mangiarsi le parole). Premio meritatissimo quindi, non c’è stata proprio gara. Benigni puoi migliorare molto, riprova il prossimo anno. Anzi dai, per favore no.

Voto: 8,5

to be continued con la terza e ultima parte…

(il Pagellone di quest’anno è a cura di Alberto Formichella)