Oggi vi presentiamo Snake Nash, rapper membro della crew Teste Calde Click, importante realtà della scena hip-hop trevigiana. Il suo disco “5 Min Left” è stato concepito come una raccolta di brani scritti di getto, come se agli autori restassero solo più 5 minuti di vita. 

Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
Il nostro disco nasce si dall’unione delle forze di due rapper, Snake Nash e Kawa, e un produttore, Dru-S, ma prima ancora da un rapporto di amicizia che ci lega. Ho conosciuto Kawa ai tempi del liceo ma non avevo un rapporto approfondito. Qualche anno fa un nostro amico in
comune ci ha messo in contatto perché Kawa voleva iniziare a registrare i primi pezzi. Io rappavo già da un po’ di anni ma in quel periodo mi mancavano gli stimoli necessari. Non che volessi smettere, ma mi mancava la fiamma dell’inizio. Nello stesso periodo Dru-S mi ha mandato un beat da cui poi è nato “27”, il primo brano a cui abbiamo lavorato. A Dicembre 2017 è uscita “Facile” il primo pezzo targato Snake Nash x Kawa x Dru-S. Da lì in poi non abbiamo mai smesso di lavorare insieme e oltre a pubblicare qualche singolo abbiamo iniziato a lavorare a questo disco. Ci abbiamo messo quasi due anni, ma alla fine ne è valsa la pena. L’ispirazione sono state le nostre vite, infatti
ogni brano ritrae una dinamica particolare della nostra vita che si sposa con i beat prodotti da Dru-S. “5 Min Left” perché questo disco e i pezzi che lo compongono sono i brani che avremmo scritto se ci fossero rimasti solo 5 minuti; inoltre tutti i brani del progetto sono stati scritti di getto, “in 5 minuti”.

Quali sono le tue principali influenze?
Ovviamente ascolto tantissimo rap, italiano e non. Gli artisti che mi influenzano di più sono quelli più hardcore come magari può essere un Meek Mill. Ascolto tantissima roba molto diversa dal mio stile, il disco dei PNL è il mio preferito di quelli usciti di recente. Ascolto
moltissimo rock, sono cresciuto in una casa dove non manca nessun disco dei Led Zeppelin, dei Queen, dei Police, di Bob Dylan. Quindi mi sento influenzato da ASAP Rocky così come dai Nirvana. Sta a me poi trovare un equilibrio tra tutte le cose che ascolto, facendo poi uscire il mio stile e mai quello di altri.

Come nascono i tuoi brani?
Nella maggior parte dei casi parto dal beat e cerco di farmi ispirare. A volte capita il contrario, ossia che ho voglia di scrivere di un determinato argomento ma non trovo il beat adatto. In quel caso scrivo un idea di un testo che poi adatterò sulla base giusta.

Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un buon disco?
Se hai una pagina Facebook con tanti like ma il disco non è buono è come avere una bellissima scatola dove all’interno ci sono solo cose inutili: finirà per essere dimenticata in qualche sottoscala. Invece se il disco, o in generale la musica, è buona, prima o poi emergerà. E se non emerge devi sempre ricordarti che prima di tutto la musica la fai per te stesso.

Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
Fare musica, suonare dal vivo, stare in studio, ti cambia la vita a qualsiasi livello. Esperienze, conoscenze, emozioni uniche. Stare sopra un palco è qualcosa di diverso da qualsiasi altra sensazione. Magari a volte quando si fa musica si tende ad estraniarsi dal resto del mondo
soprattutto in determinati periodi di produzione. Magari a volte tendi ad incrinare certi rapporti perché in quel momento hai la testa da tutt’altra parte. Chi vuole restare al tuo fianco però alla fine ti capisce, anzi, ti supporta e ti dà una mano.

Credi che un artista debba schierarsi politicamente? Approvi la politica nella musica?
Credo che debba esporre le proprie idee, politiche o meno. Non penso che gli artisti debbano avere un ruolo istruttivo, quello spetta a genitori e istituzioni. Penso anche che di fronte a certi temi non si possa restare indifferenti.

Come pensi incida l’esser attori nel mondo musicale nel campo delle relazioni personali?
Dipende tutto da quanto si è “attori”. Più si finge, più sarà difficile. Comunque è un fatto molto personale, c’è chi riesce a scindere musica e vita sociale.

Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Kurt Cobain

Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Alla festa di uscita del disco.

Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Rolling Stones
Venditti o De Gregori? Venditti
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Vino
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Arrivederci
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese? La seconda

Progetti per il futuro?
Adesso lasciamo che tutti si ascoltino bene il nostro disco, ma stiamo già pensando alle prossime mosse. 5 Min Left di Snake Nash, Kawa e Dru-S è fuori ovunque. Ci sentiamo presto.

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