Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
La produzione di “Non mi ricordo” è nata nel mio studio suonando e provando varie strade per l’arrangiamento, istinto puro che probabilmente è comunque sempre influenzato dai miei ascolti musicali.
Quali sono le tue principali influenze?
Ho ascoltato e ascolto veramente di tutto ma ti direi onestamente, credo che gli ascolti fatti durante l’adolescenza abbiano particolarmente influito sulla mia musica, quindi ti direi il rock britannico dai Beatles fino agli anni 90 con Oasis e Radiohead e sicuramente il cantautorato italiano.
Come nascono i tuoi brani?
Nascono sempre con voce e strumento, principalmente suono la chitarra ma qualche volta mi capita di scrivere al pianoforte e mi entusiasmo perché effettivamente hanno un sapore molto diverso le canzoni quando le scrivo con uno strumento piuttosto che con un altro.
Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un buon disco?
Ovviamente un buon disco, chi pensa il contrario non lo considero un musicista ma soltanto una persona in cerca di fama, cosa che per me ha senso quanto cercare di aprire una scatola vuota.
Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
Ti rispondo con la mia piccola esperienza personale… se non ci fosse la musica probabilmente sarei morto sul serio, non potrei proprio immaginare la mia vita in un altro modo, mi rende felice farla. Un aspetto negativo, se si può considerare tale, è sicuramente l’incertezza che incide costantemente nel percorso di un artista… psicologicamente a volte può essere difficile rendersi conto di camminare su un filo sottile.
Credi che un artista debba schierarsi politicamente? Approvi la politica nella musica?
Credo che se un artista sente la necessità di schierarsi politicamente, deve assolutamente prendere coraggio e schierarsi, ma non sopporto la strumentalizzazione esterna. Riassumendo ti direi, stimo molto la politica nella musica ma spesso non la musica nella politica.
Come pensi incida l’esser attori nel mondo musicale nel campo delle relazioni personali?
Io sono convinto che l’importante è avere relazioni vere, in tutti i campi è presente la falsità e la superficialità, al contrario di come spesso si pensa credo proprio che il mondo della musica unisca le persone in modo sincero, chiaramente gli impegni esistono in qualsiasi campo e ognuno di noi deve essere bravo a gestirli nelle relazioni personali.
Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
La domanda mi sembra molto cattiva… ahah soltanto uno? Sono in difficoltà sinceramente, ma ti rispondo Lucio Dalla, per me è stato veramente il cantautore più forte di tutti, non penso esisterà mai qualcuno al suo livello, ma parlando di un sogno più realizzabile dato che purtroppo Lucio si sta godendo un’altra vita, ti direi Jovanotti, collaborare con lui è il mio sogno nel cassetto.
Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Spesso bevo quando esco ma a dirti la sincera verità non mi ubriaco quasi mai, non so perché. L’ultima volta che mi sono bevuto qualche birra è stata 3 giorni fa in un pub vicino casa.
Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles!
Venditti o De Gregori? De Gregori, ma il Venditti degli anni 70 è stato qualcosa di incredibile.
Pasta o pizza? Pasta, Carbonara.
Birra o vino? Va a periodi, ma Birra dai.
Chitarra o pianoforte? Chitarra.
Arrivederci o addio? Arrivederci sempre, che significa addio?
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese? Tozzi orgoglio Italiano, non ci sono paragoni.
Progetti per il futuro?
Per il momento non vedo l’ora di finire la produzione del mio primo disco, i pezzi sono già scritti ma non tutti sono ancora vestiti, forse qualcuno uscirà nudo chi lo sa… poi qualche sorpresa che proprio questi giorni sto preparando.