Attivi fin dal 1996, gli Après La Classe sono una band salentina che si è affermata prestissimo grazie ai suoi live. Nel 2002 l’esordio discografico trainato dal singolo “Ricominciamo”, cover di Adriano Pappalardo a cui segue l’indimenticabile “Paris” che è stata sigla di spot e trasmissioni radiofoniche e televisive. Oggi il gruppo è più attivo che mai e torna con il singolo “Salvador”, un brano che ci parla dell’influenza del “maledetto dinero”. Di questo e di altro ne abbiamo parlato con Valerio Bruno, bassista della band. 

Parliamo del vostro ultimo singolo “Salvador”. È un brano con una presa di posizione molto forte. C’è stato un evento scatenante che ne ha ispirato la composizione?
L’evento scatenante è vivere in questa nazione che ci stimola a fare tanto in senso positivo e non. In Italia abbiamo attorno una realtà che cerchiamo di raccontare o denunciare ma sempre col sorriso. Non vogliamo fare retorica ma ci stiamo rendendo conto che il materialismo sta prendendo troppo piede in un’epoca fatta di apparenza. Il Maledetto dinero fa cambiare idea e posizione o percorso artistico.

Ha ancora senso oggi la musica “impegnata”?
Penso che il pubblico su cui dobbiamo lavorare maggiormente sono i giovanissimi e i giovani. I quindicenni e ventenni che stanno formando la loro personalità. Bisogna adattare le terminologie e il modo di raccontare una storia rendendola fruibile anche a loro. Si può fare musica impegnata ma bisogna capire che è cambiato il modo di narrare la storia. Salvador è il frutto di un lavoro collettivo che ci ha portato a raccontare una storia con un mood attuale, più vicino al mondo dei giovani, che ci piace molto.

Quali sono i principali cambiamenti che avete notato nella musica dai vostri esordi ad oggi?
Oggi c’è una propensione a ottenere risultati con il minor sacrificio e nel minor tempo possibile. Noi eravamo abituati a lavorare sui palchi, giorno per giorno, senza guardare il social. Oggi invece paradossalmente ci si sforza più per creare l’impalcatura che la sostanza. Poi ci sono anche molte cose interessanti che accadono.

Secondo te Facebook e i concerti si influenzano l’un l’altro o sono mondi separati?
Noi siamo attenti utilizzatori dei social. Ogni social ha un suo target. Se uno vuole comunicare bisogna tener presente questa cosa. La qualità paga sempre ma oggi non serve avere un live forte se poi non lo si comunica. Oggi è difficile collocarsi nel mondo della musica, noi per fortuna lo abbiamo fatto anni fa. Però non ti esime dallo stare al passo. Oltre alla qualità oggi devi aiutarti con una promo massiccia. Prima bastava scrivere una notizia sul sito, oggi va fatta una campagna forte e vale per tutti.

Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
In questa fase storica è positiva la possibilità di creare un disco di alta qualità con poca strumentazione dentro casa e farlo ascoltare a chiunque. Ovviamente devi avere in mano un prodotto di qualità. Il rovescio della medaglia è che possono farlo tutti, abbassando proprio la qualità generale. Però direi che è un periodo favorevole per chi fa musica. Prima la difficoltà stava nel fatto che se eri un gruppo come lo eravamo noi che eravamo fuori dai margini, avevi molta difficoltà a collocarti. Oggi se fai un pezzo forte, puoi raggiungere tutti.

In che modo essere un musicista oggi incide nelle relazioni personali?
Bisogna rendere appetibile quello che si vuol dire sempre mantenendo la dignità. Oggi c’è poca propensione all’ascolto e al contenuto. Ci sono però anche artisti che sono propensi all’ascolto e non necessariamente underground. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Bisogna solo prendere bene la mira, per non fare un buco nell’acqua. Oggi bisogna calcolare tutto. Il mondo di oggi è in pieno cambiamento, è una sorta di via di mezzo. Ci sono persone che vogliono la velocità anche a discapito della qualità e vale per musica, cibo, moda, ecc. Siamo quasi in un medioevo. Oggi noi dobbiamo educare i più piccoli a riconoscere la qualità e continuare a fare tuto ciò che abbiamo sempre fato, senza snaturarci.

Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Billie Eilish tra i nuovi e per gli altri Rage Against The Machine

Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
4 giorni fa ma a casa quindi non ho fatto danni

Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles
Venditti o De Gregori? De Gregori
Pasta o pizza? Pasta
Birra o vino? Vino
Chitarra o pianoforte? Basso
Arrivederci o addio? Arrivederci

Progetti per il futuro?
Stiamo lavorando a un nuovo singolo che uscirà all’inizio del 2020 e nel corso dell’estate. Prossimamente partiremo con il nuovo live e per ora iniziamo a fare questo, il resto si vedrà.

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