ALTROVE si definisce come un vino proveniente dai vigneti aggrappati all’arida roccia ligure, tra i respiri offerti dal mare alle scogliere delle Cinque Terre; bianco dal gusto intenso, complesso, ampio e, soprattutto, mediterraneo, è caratterizzato da un’accesa sapidità. Oggi ci presenta il suo ultimo brano Gelato all’amarena, edito da La Clinica Dischi.
Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
Parto dicendo che sono ossessionato dal sound degli anni ‘80. Con Gelato all’amarena ho voluto palesarmi e cercare di ricreare quelle atmosfere a base di sinth che hanno caratterizzato tanto quegli anni e che oggi sono tornate entrando a gamba tesa nel modo di fare e pensare la musica.
Quali sono le tue principali influenze?
Ascolto musica praticamente tutto il giorno, svariando molto da un genere e uno stile all’altro, e cerco quindi di attingere da più materiale possibile: Da Calcutta ai Genesis, da Battisti ai Tame Impala.
Come nascono i tuoi brani?
Diciamo che non c’è un percorso preciso, essendo più musicista che cantautore parto quasi sempre da una componente strumentale o melodica per poi scrivere il testo in funzione di quest’ultime.
Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un buon disco?
Dipende, se hai tanti like su Facebook ma il tuo disco non è un granché riuscirai sicuramente a fare qualche passo, ma la strada davanti a te è breve.
Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
Positiva è sicuramente la sensazione appagante che percepisci ogni volta che finisci di scrivere una canzone, un arpeggio di pianoforte o un assolo di chitarra. Negativo (o almeno per me) è sicuramente il fatto che i brani migliori nascano spesso in momenti difficili, e diventa quindi
assillante la paura di non riuscire ad alzare l’asticella in un periodo tranquillo e sereno della vita. Ma sono vecchi cliché, no?
Credi che un artista debba schierarsi politicamente? Approvi la politica nella musica?
Non è un qualcosa che mi faccia impazzire particolarmente, soprattutto nella misura in cui la canzone si restringe ad essere solamente la scelta di un “veicolo” piuttosto che un altro per far viaggiare un concetto.
Come pensi incida l’esser attori nel mondo musicale nel campo delle relazioni personali?
Sicuramente incide molto, ma la tua personalità con il tempo verrà sempre fuori.
Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Paul McCartney.
Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Una settimana fa (credo?).
Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Rolling Stones
Venditti o De Gregori? De Gregori
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Vino
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Arrivederci
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese? Ahia. Non mi sbilancio sul confronto Umberto/Rod ma posso dirti che Jimi Hendrix è il MARTINY americano.
Progetti per il futuro?
Imparare a suonare (davvero) il pianoforte.