PARLACI DEL TUO ULTIMO LAVORO. COSA TI HA ISPIRATO NELLA COMPOSIZIONE?

Principalmente la voglia di scrivere in italiano. E’ stato un lavoro lungo, iniziato quando mi sono trasferito a Londra nel 2014. Mi sono accorto che mi mancava la lingua e che mi sarebbe piaciuto provare a fare un album, man mano che scrivevo le canzoni ho capito che scrivere in italiano mi portava verso una maggiore conoscenza di chi sono davvero.

QUALI SONO LE TUE PRINCIPALI INFLUENZE?

Musicalmente qualunque cosa che mi sembri buona e che mi piaccia. Mi piacciono i concetti e gli album che ne esprimono uno, tematico o sonico, dall’inizio alla fine. Steven Wilson e i Radiohead sono i migliori in questo… Per l’Italia mi piace molto Fabi, ma anche il Cremonini più recente. Più lontani da quello che faccio certamente Caparezza, Kate Tempest e i Nine Inch Nails.

COME NASCONO I TUOI BRANI?

Generalmente dalla voglia di esprimere qualcosa, un particolare momento che sto vivendo, una cosa che devo dire a qualcuno o un tema che mi sta particolarmente a cuore. Da lì, poi ,nel 90% dei casi mi occupo della parte strumentale e della produzione, il testo è quasi sempre l’ultima cosa che completo.

IN UN MONDO SEMPRE PIÙ INCENTRATO SUL WEB COSA CONTA DI PIÙ TRA UNA PAGINA FACEBOOK CON TANTI LIKE E UN BUON DISCO?

Non sono mai stato affamato di like, devo essere sincero… Infatti ne ho pochi! Tuttavia la percentuale di engagement che ricevo è alta, il che vuol dire che ho un pubblico attento a ciò che faccio. E’ un’arma a doppio taglio: avere follower ai quali non interessa quello che faccio è come servire una bistecca a un vegano…
Buon disco, certo, ma anche interazione con le persone (vere)!

UN ASPETTO POSITIVO E UNO NEGATIVO DEL FARE MUSICA?

Per me è un bisogno. Un aspetto positivo di fare la pipì? Ti liberi. Se non lo facessi mi ammalerei.
Un aspetto negativo, inutile girarci intorno facendo il finto trapper, i soldi. Sempre troppi da spendere rispetto alle possibilità di guadagno… Almeno al mio livello.

CREDI CHE UN ARTISTA DEBBA SCHIERARSI POLITICAMENTE?/APPROVI LA POLITICA NELLA MUSICA?

Si e no. Schierarsi spesso è conveniente più che non, per cui pur di farlo mi sembra che si finisca con l’essere retorici. Tuttavia se un argomento ti sta a cuore non vedo perché tu non ne debba parlare, anzi, se fatto con un pensiero critico lo apprezzo!

“I social hanno un po’ portato al collasso la figura aurea della rockstar, ma questo non mi sembra un male.”

COSA PENSI DELL’ATTUALE MUSIC BUSINESS?

Penso che sia sempre lo stesso. Siamo in più a farne parte quindi ci sembra peggio… Ma non mi sembra cambiato molto dal passato, cambiano i mezzi. Trovo, ad esempio, che sia un grande vantaggio poter uscire da indipendenti e non doversi per forza affidare a un’etichetta.

CREDI CHE LE NUOVE TECNOLOGIE AIUTINO IL RAPPORTO TRA MUSICISTI E PUBBLICO O CHE ABBIANO DISTANZIATO GLI UNI DAGLI ALTRI?

Dipende dal tipo di tecnologie. Sicuramente i social hanno un po’ portato al collasso la figura aurea della rockstar, ma questo non mi sembra un male. Lo streaming ha reso la musica più accessibile, ma ci sono anche dei lati negativi: ad esempio quando ero alle medie andavo in biblioteca e noleggiavo un cd, era un approccio demodé, sicuramente, rispetto a compagni di classe che si scaricavano discografie in una notte; tuttavia l’ascolto compulsivo di quell’unico album faceva sì che ne cogliessi tutti i dettagli. Non so, mi piace ancora toccare le cose.

QUAL È IL CONFINE TRA INDIE E MAINSTREAM?

Non credo ci sia (o debba essere) una vera e propria distinzione. L’indie (come indipendenza) per me si vede nel modo di finanziare i propri progetti, nei contenuti che si trasmettono, nei posti in cui si suona e (ovviamente) in cosa si suona. Ma questo non implica nessuna negatività nell’essere parte del mainstream, è solo una modalità diversa.

COSA PENSI DEL CROWDFUNDING? LO RITIENI UN MEZZO VERAMENTE UTILE PER I MUSICISTI?

Dipende dai musicisti! Ho assistito a un periodo in cui dopo il successo dei Protest The Hero tutti volevano fare crowdfunding e pochi ci sono riusciti. Non è il massimo per un emergente a mio avviso; devi avere una fanbase stabile e che conosci, allora sì, diventa molto utile.

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